Ritorno agli antichi sapori per gustare e nutrire il domani.
CONTRODIALOGO a cura di Giacomo Nervi – Guida turistica abilitata, operatore per l’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile della Regione Liguria. Progettazione e gestione di servizi turistici e culturali in Riviera di Ponente.
partecipano
Daniela Minetti, funzionaria Regione Liguria – gestione delle biodiversità
Giovanni Minuto, direttore generale CERSA e GAL Valli Savonesi
Alessandro Piana, assessore all’Agricoltura ed Entroterra, Parchi e biodiversità
Pierfranco e Daniela Montina, vivaisti esperti in recupero specie antiche – Vivai Montina, Cisano sul Neva
Giampaolo Risso, allevatore di bovini di razza Cabannina – presidio Slow Food, azienda agricola “Il Mezzano” (Serra Riccò).
La possibilità di integrare l’indagine “tradizionale” sulla genealogia degli uliveti con fonti raccolte sul terreno e i risultati delle indagini biologiche più raffinate apre ai ricercatori nuovi orizzonti sconfinati. I luoghi comuni della “storia locale”, tra onnipresenti benedettini operosi e navigatori immaginari, lasciano il posto a un’intricata rete di rapporti sociali e culturali che lega tutto il Mediterraneo tramite i fili delle relazioni di forza e potere di un sistema capitalistico maturo e imperante. Le ricerche genetiche e gli strumenti di analisi geografica ci lasciano intravedere nuove ricostruzioni storiche che ridisegneranno un passato affascinante, avventuroso e senza confini. Anche per la val Neva.
Indagini in corso sulla genealogia degli uliveti della Val Neva danno occasione per dibattere su opportunità di recupero e rilancio delle specie autoctone ingaune, oltre che per preservare e tramandare la biodiversità alimentare legata alle tradizioni locali. La biodiversità naturale e agricola è un patrimonio da tutelare per garantire la resilienza degli ecosistemi, la sicurezza alimentare e la sostenibilità del nostro futuro. In questo incontro si approfondiranno il valore delle antiche razze animali e delle varietà vegetali tradizionali, risorse preziose non solo per la memoria storica dei territori, ma anche per l’innovazione agroecologica, la valorizzazione dei servizi ecosistemici e la salvaguardia dell’ambiente.
Evento gratuito